Ascoli cammina sulla propria storia, che permane stratificata sotto case e strade emergendo qua e là come un fiume carsico, facendo apparire vasellame piceno, tombe longobarde, selciati romani, o mostrandosi in tutta evidenza negli austeri edifici medievali, nelle chiese barocche, nelle piazze rinascimentali. Un passato glorioso che, come una freccia scoccata in tempi lontani che continua nella sua traiettoria, proietta Ascoli nella dimensione del progetto e del sogno che è propria del futuro.
Ed è qui, in questo sottile punto di congiunzione, dove tradizione e innovazione si toccano impercettibilmente, dove il passato può rigenerarsi e rinnovarsi, dove le contraddizioni possono confrontarsi per cercare una sintesi innovativa, che trova spazio Futuro Memoria Festival. Ascoli sulla scena del tempo, prima edizione di una rassegna promossa dal Comune di Ascoli Piceno e organizzata attraverso l’associazione “La parola che non muore”.
FMF nasce dalla convinzione che la tradizione sia di per sé viva, ovvero un processo dinamico, reinventato e “tradito” nel susseguirsi delle generazioni che gli applicano uno sguardo sempre nuovo, figlio del loro tempo. FMF è questo luogo, questo spazio d’incontro aperto, è Futuro con radici profonde nella Storia.
Riannodando i fili che nascostamente legano saperi disciplinari diversi, faremo risuonare la voce del tempo passato facendola tornare viva e vitale all’interno di una vivace dialettica tra opposti, una carrellata di tesi e antitesi a confronto volta ad individuare e sciogliere contraddizioni, nodi, questioni esemplari del tempo presente per proiettarci negli scenari del domani.